A.C.R.
- Responsabile: Daniela Provino.
- Vice responsabile: Valeria Meli.
- Assistente: Don Salvatore Amato.
- Segretario: Mazzarisi Cristina.
- Equipe: Arena Filippo, Guastella Barbara, Manno Rita, Meli Maria, Meli Valeria, Rubino Giuseppe.
CI PRENDO GUSTO
Nell’anno in cui il cammino della Chiesa è scandito dall’annuncio della buona notizia del Vangelo di Luca (Anno C), l’itinerario formativo dell’ACR si propone di iniziare i bambini e i ragazzi al mistero di Gesù Cristo, assumendo come prospettiva sintetica la categoria della novità. L’incontro con Gesù, la novità della sua Parola, trasforma e dà nuovo slancio alla vita di ciascuno, così come ben ci ricorda Benedetto XVI al numero 1 della Deus caritas est: «All’inizio dell’essere cri-stiano non c’è una decisione etica o una grande idea, bensì l’incontro con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva». E questo anche perché è un Dio che ci sorprende, un Dio vivo, che abita in noi, che muove il nostro cuore e che ci sorprende sempre; per dirlo con le Parole di Papa Francesco, come ha avuto la creatività di creare il mondo, così ha la creatività di creare cose nuove tutti i giorni.
Per i bambini e i ragazzi vivere la novità del Vangelo vuol dire innanzitutto scoprire che Gesù desidera incontrarli nella loro casa e diventare loro amico e compagno di viaggio. Gesù è venuto per fare nuove tutte le cose e solo stando in ascolto della sia Parola i ragazzi potranno guardare al mondo con uno sguardo rinnovato capace di discernere ciò che è essenziale: il bello, il vero, il buono. A Betania, del resto, lo stesso Gesù propone un modo nuovo di fare esperienza della sua presenza: sebbene sia Marta che Maria lo accolgano, lui esorta all’essenziale: «Di una sola cosa c’è bisogno» (Lc 10,42a). Per dare gusto e sapore all’esperienza di Cristo, all’esperienza della Chiesa, all’esperienza della fede non c’è una ricetta unica, ma è fondamentale saper mettere insieme gli ingredienti corretti.
In questa prospettiva, i bambini e i ragazzi, attraverso l’ACR scoprono che stare con Gesù è il fondamento del loro agire e il senso del loro andare! Sperimentano che anche loro possono essere discepoli e missionari, cioè anche loro – soprattutto loro! – sono capaci di mettersi in ascolto della Parola e di farla fruttificare mettendola in pratica. Come una gustosa ricetta, la vita cristiana non è un’accozzaglia di ingredienti messi a caso, senza ordine, senza logica; piuttosto è una totalità armoniosa, opera sapiente di uno chef stellato che è lo Spirito, colui che tutto rinnova per permetterci di vivere in uno stile diverso. E se sapremo vivere come un buon piatto, se sapremo spandere questo profumo, se sapremo essere gustosi oltre che ben impiattati, allora saremo capaci di arrivare fino alla fine del mondo.